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doveva partire a ogni modo. Piero cerc� inutilmente di
persuaderlo a restare fino all indomani mattina. Quegli,
regolato il suo conto, se ne and�. Maironi guard� Jeanne.
�Dovevo partire stasera?� diss egli.
Ella chin� gli occhi e non rispose.
Discesero in silenzio, ella seria, egli triste. Ripassando
presso la fontana dei noci Jeanne lo guard� alla sfuggita
come per dire: �Il principio � stato qui . Poi non lo
guard� pi�. Raggiunto il posto dove, per andare al Covi-
le del Cinghiale, conveniva prendere a sinistra, esit� un
momento. Prese invece il sentiero che sale verso il villi-
no dei Faggi e di l� conduce all albergo. Non una sola
parola fu scambiata fra loro fin presso al villino. Allora
Piero domand� alla sua compagna se fosse proprio in
collera con lui.
�Non lo so� diss ella, e lo guard� teneramente, dubi-
tando di averlo offeso. Lo vide cos� turbato che si sment�
subito, affannosamente:
�No no, caro, non sono in collera, ti amo troppo!�.
Nel villino si faceva musica. Jeanne si ferm� al cancel-
lo, ascoltando. Era un pezzo per violino e piano. L arco,
impugnato da una mano potente, strappava dallo stru-
mento, alternandole a un fine cinguettio di sussurri,
apostrofi grandiose che parvero a Jeanne di tragico rim-
provero e di scongiuro. Un attimo le bast� per pensare
che la signora Cerri, se sapesse, le parlerebbe cos� e che
se lei, Jeanne, avesse avuto la sorte di suggere col latte la
fede religiosa e la rigidezza morale come la signora Cer-
ri, non avrebbe meritato, n� sarebbe per meritare, un ta-
le rimprovero. I bambini giuocavano in giardino, la vi-
dero, corsero a lei battendo le mani, gridandole di
entrare. Ah, entrare l�, in quel momento! Ella fe loro
cenno che tacessero e si allontan� con Piero mentre il
violino riattaccava l apostrofe ardente che parve adesso
quel che forse immagin� l autore del pezzo, il vecchio
Tartini, un demoniaco, amaro grido di trionfo.
Letteratura italiana Einaudi 264
Antonio Fogazzaro - Piccolo mondo moderno
V
Quella sera gli ospiti dell H�tel Astore si ritirarono di
buon ora. Carlino era molto seccato della scomparsa di
sua sorella con Piero dal Covile del Cinghiale, era secca-
to che fosse andata fino a Rio Freddo con la nebbia, sen-
za mantello, senza uno scialle; era seccato che non aves-
se preso con lui, all ora solita, il Kephir, il portentoso
farmaco orientale che di lui doveva fare un Ercole e di
lei una Giunone; era seccatissimo che Bassanelli avesse
osato alludere con lui alle imprudenze di sua sorella.
Bassanelli, venuto con la certezza di trovare Jeanne e di
non trovare Maironi, era nero. Jeanne, dopo ritornata
all albergo, non aveva pi� potuto star sola con Piero se
non un momento prima del pranzo. Allora gli aveva det-
to in fretta, con un appassionata stretta di mano, quasi
furtiva: �Non partir�, vero, domani?�. E a lui era man-
cato il tempo di rispondere, o forse, nel tumulto
dell animo, gli era mancata la parola. Dopo pranzo, nel
salottino dove i Dessalle tenevano conversazione e offri-
vano il th� ogni sera, si era conversato poco e non piace-
volmente. Bassanelli aveva condotto il discorso all ele-
zione di Brescia, andata bene per il Governo grazie
all attivit� del candidato ministeriale, non d altri. Si cap�
che voleva alludere a Maironi e questi cominci� a bolli-
re. Certe nebulose frasi dello stesso Bassanelli, venute
poi, gli parvero accennare a un altro aiuto invocato inu-
tilmente da quel pover uomo del marchese, cui era pur
lecito aver debolezze che tanti hanno. Allora egli scatt�,
eccit� Bassanelli a parlar franco, gli neg� il diritto di giu-
dicare atti privati di cui non conosceva le ragioni. Bassa-
nelli lo rimbecc� aspramente: chi gli aveva detto di
prendere quelle parole per s�? Carlino, vedendo sua so-
rella fremere, tenersi a stento dal pigliar con impeto le
parti di Maironi, tronc� il discorso:
Letteratura italiana Einaudi 265
Antonio Fogazzaro - Piccolo mondo moderno
�Basta� diss egli �adesso si prende il th�.�
Mentre si prese il th� non furono scambiate che po-
che parole gelide. Poi tutti si ritirarono.
VI
La camera di Piero metteva sul largo andito centrale [ Pobierz całość w formacie PDF ]

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